eccoci ai consueti auguri di Natale. Consueti e non scontati.
Per questo Natale, in cui la parola d'ordine sembra essere CRISI, invito tutti, a partire da me e da Assobotteghe, a valutare il senso di quel che stiamo vivendo. Molti anni fa... era almeno il 1999... uno slogan ci dava forza “Questo mondo non è in vendita”... e poi ci siamo lasciati travolgere da altro e frammentati nelle nostre piccole urgenze.
Ora ci troviamo con un mondo venduto, senza denaro (ma dove saranno finiti tutti i soldi? Forse nelle mani di pochi ricchissimi a cui pure l'abbiamo venduto? Qualcosa non funziona...)
Certo Assobotteghe è in crisi, in crisi di liquidità, si fa sempre più fatica a mantenere la struttura (e la dipendente).
Certo molti di voi stan vivendo la stessa esperienza, con tutte le sfumature di gravità.
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato' Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla." Albert Einstein
quindi il mio/nostro augurio per questo Natale è di riscoprire i nostri talenti. Prepariamoci a metterli a frutto, nel 2012, mano nella mano, perchè o ne usciremo tutti insieme o non ne uscirà nessuno; di presunte vittorie, sulla pelle degli altri, siamo schiacciati. Tutti insieme, finalmente un poco più vicini davvero ai produttori con cui lavoriamo.
Utopia? Ma l'utopia serve a mettersi in marcia e e i sogni fatti insieme rischiano di diventar realtà.
Buon Natale, buona ricerca personale, vi aspetteremo nel 2012 per cercare insieme di frenare la svendita del mondo.
Per Assobotteghe
La segreteria
"Ora che ho vissuto la mia vita fino a questo punto
posso affermare che non c’è niente di donchisciottesco
nel voler cambiare il mondo.
È possibile.
È il mestiere al quale l’umanità si è dedicata da sempre.
Non concepisco una vita migliore di quella vissuta con entusiasmo,
dedicata alle utopie,
al rifiuto ostinato dell’inevitabilità del caos e dello sconforto (…)
L’importante, me ne rendo conto ora, non è vedere tutti i propri sogni realizzati, ma
continuare ostinatamente a sognarli”
(Gioconda Belli, scrittrice e poetessa nicaraguense)