Nell’ultima settimana la situazione in Palestina, e in particolare nella
Striscia di Gaza, sta diventando sempre più critica. Le vittime sono
quasi 200, molte le persone ferite, le case distrutte e quelle in
procinto di crollare.
Purtroppo una risoluzione pacifica del conflitto
pare ancora lontana.
Altromercato, le Botteghe Altromercato, i Soci, i
volontari e i consumatori sono fortemente preoccupati per la gravissima
situazione di violenza e soprusi che si è creata nella Striscia di
Gaza.
Altromercato da anni collabora con due Organizzazioni di Commercio Equo e Solidale in Palestina: PARC, che promuove l’agricoltura in risposta all’occupazione, e AOWA,
che sostiene le donne a livello sociale, politico ed economico, grazie
anche alla creazione di microimprese. Negli ultimi anni i nostri partner
hanno vissuto pesanti difficoltà dovute all’occupazione, rischiando di
rimanere esclusi dal mercato internazionale. Il sostegno del Commercio
Equo e Solidale è stato fondamentale e ha permesso ai Produttori di cous
cous, mandorle, olio e datteri di PARC e alle Produttrici di saponi
artigianali di AOWA di sostenersi economicamente e di continuare il loro
impegno a favore della giustizia e di una pace equa e duratura.
AOWA è nata nel 1994 da un gruppo di donne palestinesi attiviste della Federazione Palestinese delle Donne (Palestinians Federation of Women’s Action – PFWA). La filosofia del PFWA è di supportare gli accordi di Oslo e una società civile e nonviolenta.
Da AOWA e dalla Federazione Palestinese delle Donne ci è giunto un accorato appello che mostra la difficoltà estrema di chi rischia la vita ogni giorno per difendere i propri diritti, ci fa capire l’importanza della solidarietà internazionale e l’urgenza di mobilitare l’opinione pubblica per fermare l’attacco a Gaza e ottenere dall’ONU il riconoscimento dello stato Palestinese.
AOWA è nata nel 1994 da un gruppo di donne palestinesi attiviste della Federazione Palestinese delle Donne (Palestinians Federation of Women’s Action – PFWA). La filosofia del PFWA è di supportare gli accordi di Oslo e una società civile e nonviolenta.
Da AOWA e dalla Federazione Palestinese delle Donne ci è giunto un accorato appello che mostra la difficoltà estrema di chi rischia la vita ogni giorno per difendere i propri diritti, ci fa capire l’importanza della solidarietà internazionale e l’urgenza di mobilitare l’opinione pubblica per fermare l’attacco a Gaza e ottenere dall’ONU il riconoscimento dello stato Palestinese.