giovedì 13 marzo 2014

Un sorso di salute!



Con l'inizio della primavera  viene voglia di “risvegliarsi” e dedicare un po' di tempo al proprio benessere e noi ci pensiamo con una proposta dedicata a… te’!
Da sabato 15 marzo per due settimane in tutte le Botteghe di Mondoalegre troverai un angolo speciale dove conoscere ed assaggiare la vasta gamma di te’ equosolidali Altromercato e le nuove tisane bio Valverbe.
Non farti sfuggire l’occasione per approfondire la conoscenza delle tante virtu’ di questi infusi, per gustare una bevanda calda mai provata prima e per fare (o farti) anche un regalino, scegliendo la tazza giusta o il servizio da te’ per la pausa delle 5 tra le tante proposte di artigianato dal Sud del Mondo.
Infine, per completare la cura benessere, ricorda che la linea Natyr al te’ verde si compone di cosmetici specifici per le pelli miste e impure, per detergere, lenire ed idratare il viso.
Ti aspettiamo in Bottega!

giovedì 6 marzo 2014

grande distribuzione VS botteghe del mondo



All'interno del mondo del COMES, si è discusso molto - ultimamente forse un po' meno - della questione “vendita sì, vendita no” (almeno idealmente) dei prodotti equi all'interno della GDO (la Grande Distribuzione Organizzata, in pratica i supermercati). Anche fra noi di Eticomondo ricordo che se ne è parlato:
“A volte gli stessi prodotti che sono in vendita nelle botteghe vengano venduti nei supermercati a un prezzo più basso (dato che loro se lo possono permettere). Non è corretto”. ” Nei supermercati manca il materiale informativo, non c'è nessuno cui chiedere, anche sulla eticità del prodotto”.
Senza contare le critiche mosse alla GDO in generale “I supermercati? Quando possibile meglio evitarli. Sono il regno del consumismo, si sono mangiati un sacco di territorio, hanno contribuito alla cementificazione, stanno uccidendo i piccoli negozi ...“ Tutto vero, anche se è pur vero che, come  faceva notare qualcuno ”I produttori del COMES sono ben felici che anche nei supermercati arrivino i loro prodotti. Più vengono venduti, meglio è per loro”. E alla fin fine lì si deve pure arrivare: a vendere sempre più prodotti del commercio equo, soprattutto quelli che possono sostituire gli altri equivalenti.
Mi è anche venuta in mente la mia amica Adriana che abita in montagna, la quale, quando lascia la sua valle per fare la spesa grossa (nelle sue vicinanze l'offerta di prodotti è limitata), va diretta alla Coop di Villadossola, dove trova tutto il necessario, volendo anche qualche prodotto fair-trade.
Fuori dalla nostra realtà italiana, ricca di botteghe tanto da farne un caso in Europa, la distribuzione dei prodotti fair-trade è diversa. In Irlanda per es. ho constatato che essi sono presenti, ma scarsamente, nei supermercati e nei negozi bio, ma più facilmente che da noi puoi bere un caffè fair trade, pubblicizzato come tale.
Dopo quanto detto, la mia opinione è questa: non demonizzare, pragmaticamente, la vendita nei supermercati, e tanto meno quella in piccoli negozi che hanno inserito fra i loro prodotti anche quelli del COMES, ma dove è possibile, magari con un po' di buona volontà, servirsi presso le botteghe. (Lasciamo qui, in parentesi,  la questione pur importante del prezzo, equo sì per i produttori, ma avvertito sicuramente come alto da parte dei molti, sempre di più, in condizioni economiche difficili dato il momento, magari anche nostri clienti o, ahimé, ex. Argomento questo che si potrebbe riprendere).
Il motivo principale per scegliere di comprare in bottega già l'ho espresso: Nelle botteghe, come nei negozi in genere, puoi scambiare due parole con chi ti vende i prodotti, e nel nostro caso le due parole possono essere importanti per contribuire ad una maggiore consapevolezza riguardo ai tuoi acquisti. Inoltre è sempre presente dell'utile materiale informativo (magari da valorizzare di più da parte dei volontari).
Ma a questo aggiungerei altri motivi legati alla nuova tipologia di prodotti in vendita. I lettori del blog immagino conoscano già il Solidale Italiano Altromercato”. Si tratta di un progetto nato nel 2010 con l’obiettivo di valorizzare particolari prodotti italiani. I quali, é ovvio per noi, non sono semplicemente “made in Italy”. Infatti vengono realizzati spesso in contesti difficili (il carcere è uno di questi), nel rispetto dei valori e dei principi etici che ci caratterizzano. E' quasi superfluo sottolineare l'importanza sociale dei prodotti dell'economia carceraria e di quelli di Libera-terra (cresciuti su terreni liberi dalla mafia e dallo sfruttamento). Fresco fresco sui nostri scaffali è arrivato anche un olio “freee-ndrangheta”.
Con il sistema della prenotazione in bottega, si possono acquistare anche prodotti alimentari provenienti da cooperative (Libera ma non solo) che praticano agricoltura biologica o comunque sostenibile.
La nostra piccola bottega, come le altre di zona inserite nel circuito di Mondoalegre, offre quindi una gamma abbastanza ampia di prodotti. E all'eventuale Cernuschese (o giù di lì) che capitasse per caso sul nostro blog non resta che venire a trovarci.
Roberta, volontaria storica di Eticomondo